ROK Cup Superfinal

16-19 ottobre 2024 – Lonato (BS)

Con la fine della stagione arriva l’evento più atteso, il mondiale di Lonato: adrenalina, emozioni, competizione e piloti da tutto il mondo pronti a darsi battaglia qui in Italia. Si comincia il martedì con le prove libere su pista asciutta, una bella giornata per rodare il motore e provare qualche modifica sul telaio, pur sapendo che le previsioni davano pioggia per tutta la settimana. Mercoledì si parte con il warm up sotto una pioggia battente: sfruttiamo quei pochi minuti per conoscere meglio la pista, consapevoli che sul bagnato conta tanto l’esperienza e quindi è avvantaggiato chi corre da molte anni.
Nelle qualifiche non siamo molto fortunati: dopo appena tre giri un altro kart, andato lungo, mi centra in pieno, buttandomi fuori strada e facendomi spegnere il motore. Magra consolazione: prima dell’incidente ero già riuscito a mettere da parte un giro buono (non buonissime, le gomme non davano ancora il 100%) e concludo le qualifiche in diciottesima posizione, a metà griglia.

Parte la gara: il meccanismo delle manche di mercoledì, giovedì e venerdì era otto minuti più un giro, cioè allo scadere del tempo c’era ancora un giro per completare la prova. Mercoledì riesco a risalire fino alla dodicesima posizione, poi giovedì addirittura arrivo fino alla settima, nonostante le condizioni: pista umida che si è asciugata velocemente, consumando molto le gomme. Il venerdì le manche in programma sono due. Nella prima scelgo di preservare le gomme nuove per la finale e quindi torno in pista con il set di gomme del giorno prima, riesco a gestirmi e mantengo una buona posizione, intorno alle decima. Sembra andare tutto bene, ma al penultimo giro – forse per un colpo su un cordolo . la catena si rompe e devo ritirarmi. Così la manche dopo mi ritrovo a partire ventunesimo, grazie ai tanti ritiri precedenti dovuti alla pioggia. Decido di spingere, guido bene sulla pista bagnata e in pochi giri risalgo una posizione dietro l’altra, fino alla decima. Ma la voglia di recuperare e le gomme ormai vecchie mi hanno giocato un brutto scherzo: finisco in una pozza d’acqua, esco e devo ritirarmi per la seconda volta nello stesso giorno.

Arriva il giorno della prefinale. La griglia si forma sommando i punti delle manche e io parto in sedicesima posizione. La gara procede per il verso giusto, recupero fino alla tredicesima piazza, finché un avversario frena davanti a me dopo una curva e mi fa buttare giù il musetto. Una manovra al limite del regolamento, ma che non viene penalizzata e così mi ritrovo di nuovo sedicesimo. Rimane la finale e parto ancora una volta sedicesimo. La finale è più lunga: 14 minuti più un giro. Risalgo ancora una volta sorpasso dopo sorpasso, arrivo decimo, lontano purtroppo dal gruppetto dei primi che erano riusciti a staccarsi subito dopo la partenza. Mi prendo tre secondi di penalità per la caduta del musetto ma alla fine mi piazzo ugualmente decimo. Per lunghi tratti sono riuscito a girare sui tempi dei primi, resta l’amarezza per qualche situazione sfortunata e qualche errore, ma alla fine sono contento: ho fatto tantissima esperienza, soprattutto sul bagnato, ho avuto l’onore e il privilegio di confrontarmi con piloti bravissimi provenienti da tutto il mondo. Il mondiale è la gara più bella ed essere nella top ten al primo anno in questa categoria e con il nuovo team non può che essere una soddisfazione e uno stimolo. La stagione sta finendo, forse riusciremo a correre ancora una volta, ma intanto voglio ringraziare il mio team, gli sponsor, tutte le persone che mi stanno vicino: voglia, grinta, coraggio, tanto lavoro e pronti a tornare in pista il prima possibile.