14 aprile 2024 – Jesolo (VE)
La seconda tappa del Rok va in scena sulla pista di Jesolo, un circuito difficile e da conoscere bene: il tracciato è tortuoso e tende a coprirsi di sabbia, due incognite da tenere sempre a mente quando lo si affronta. Così, decidiamo di usare le prove del venerdì per fare dei test. Il primo turno, al mattino, giro con gomma usata per iniziare a prendere le misure della pista, mentre il secondo lo usiamo come rodaggio. Dal terzo, con gomma nuova, lavoro in prospettiva gara: con così tante curve è necessario capire bene come reagisce il telaio e come far respirare al meglio il motore nell’unico tratto di rettilineo.
Per me e per il mio team questo significa lavoro, lavoro e ancora lavoro: i primi turni del sabato vanno via per la messa a punto del telaio, ci dedichiamo prima all’anteriore e poi all’assale e ai rapporti, tutto per migliorare al massimo le prestazioni. La scelta alla fine ricade su un assale più “morbido”, che ci ha permesso di ovviare alla granulosità dell’asfalto, che tende a usurare tanto le gomme.
Arriva la domenica, torno in pista per il warm up e le prime sensazioni sono positive: inizio con una gomma parecchio usata eppure riesco a stare a 3, 4 decimi dai migliori. Sento la fiducia della squadra e mi butto nelle qualifiche sicuro di poter far bene: kart perfetto, concentrazione al massimo e all’ultimo tentativo centro il terzo tempo, a un decimo dal primo! Vedere dietro di me piloti di assoluto talento e con più esperienza nella categoria è stato un bel premio per me e per tutto il team: i lavoro di queste prime settimane inizia a pagare, gli sforzi per conoscere e misurarsi con questa nuova categoria stanno diventando risultati.
Ma il weekend, ovviamente, è ancora lungo. Partiamo con Gara 1, ben 19 giri: una gara così lunga significa sforzo fisico e mentale, bisogna rimanere concentrati e attenti dall’inizio alla fine. La prima vera prova di maturità per me, e scendo in pista carico e propositivo. Parto bene, ma dopo tre giri – con le gomme non ancora ben calde – mi passano in due e finisco quinto. Stai calmo, penso, la gara è ancora lunga. Continuo a battagliare tra la quarta e la quinta posizione, poi dal dodicesimo giro riesco ad andare più forte e mi rifaccio sotto al gruppetto dei primi. Concentrazione e sangue freddo, due sorpassi negli ultimi due giri mi permettono di arrivare terzo, incollato al paraurti del secondo. Eccolo, il primo podio della stagione!
Senza un attimo di respiro, mi rimetto al volante per Gara 2, 15 giri. Si parte a griglia invertita, quindi prendo il via in sesta posizione. Purtroppo tutta la mia fila si trova imbottigliata al via e butto giù il musetto. Nessun problema, mi rimetto in gara deciso, recupero un paio di posizioni, ma mi accorgo di un problema sulle curve a destra, faccio una gran fatica, forse per un problema di gomme. Perdo qualche posizione, scendo fino alla decima, ma all’ultima curva riesco a passare e chiudo nono.
Una Gara 2 con luci e ombre, che però non rovina più di tanto il bilancio positivo del weekend: il lavoro inizia a pagare, tutti gli sforzi e l’impegno che abbiamo messo fin qui la squadra e io stanno dando risultati. Il primo podio è una grande soddisfazione, ma non ci basta: ora l’obiettivo è competere stabilmente per le primissime posizioni, gara dopo gara. Ci sarà tanto lavoro da fare, ma non è certo questo che mi preoccupa.